Guida per le lezioni a distanza: strumenti per i docenti

Sito: DIR - Didattica in Rete
Corso: Gli strumenti del DIR
Libro: Guida per le lezioni a distanza: strumenti per i docenti
Stampato da: Utente ospite
Data: sabato, 23 novembre 2024, 04:22

Descrizione

Guida alla creazione del materiale per le lezioni a distanza.

1. Introduzione alla guida

Abbiamo preparato alcune indicazioni (video e testuali) per poter creare il materiale per le lezioni a distanza. 

La prima scelta da fare è la modalità in cui si vuole fare le lezioni a distanza se in diretta streaming o in videoconferenza.
Se si vuole anche fornire le registrazioni delle lezioni, scelta consigliata, è necessario definire la modalità.

In molti casi, il primo passo consiste nella creazione del proprio canale YouTube; consigliamo di farlo anche a chi sceglierà di fare le lezioni in diretta (Live) con Google Meet o Zoom.

Il secondo passo consiste nella registrazione di una videolezione.

Gli strumenti presi inizialmente in considerazione saranno tre:

Uno dei tre è sufficiente; non è necessario seguire le guide dei programmi che non si utilizzano.

Chi preferisce fare le lezioni in diretta, anziché creare un video, potrà invece seguire le indicazioni contenute nelle pagine Lezioni interattive in diretta.

L'ultimo passo consiste nel caricamento delle lezioni su YouTube, e l'impostazione dei permessi dei video, in modo da limitare l'accesso se non si vogliono lasciare pubbliche le video lezioni.

Se nessuna delle alternative proposte vi sembra adatta alle vostre esigenze, parlatene con i tecnici del vostro Dipartimento, per vedere se potete trovare una soluzione alternativa.

Questa guida verrà aggiornata, evidenziando eventuali problemi segnalati da voi, e le possibili soluzioni. In caso di difficoltà, vi invitiamo a provare a riguardare queste pagine, per vedere se per caso si parla del vostro problema; in caso negativo, potete contattarci tramite i soliti canali: email a dir@uniupo.it, o link Segnalazione problemi e richieste d'aiuto - Helpdesk al fondo della pagina.

2. Registrazione delle lezioni

Vi indichiamo tre possibili strumenti; è possibile scegliere lo strumento più adatto alle proprie esigenze.

  • OBS Studio
  • PowerPoint
  • OpenBoard
Non è necessario utilizzarli tutti; ogni singolo strumento è sufficiente ad ottenere una registrazione video, e quindi potete limitarvi ad un singolo strumento.

OBS Studio è lo strumento più flessibile, e consente di registrare lo schermo del proprio computer e volendo anche la webcam, posizionandola ad esempio in uno degli angoli dello schermo.

OpenBoard non consente di registrare la webcam, ma è più semplice da utilizzare di OBS Studio.

PowerPoint consente di aggiungere delle note vocali alle singole slide, e di produrre un video con l'intera presentazione.

Suggerimenti per le prime registrazioni

Per il primo video, vi suggeriamo di iniziare con qualcosa di breve, all'incirca di un minuto. Ad esempio un benvenuto al canale, o una breve descrizione del vostro corso. In questo modo potrete controllare il risultato, verificando la qualità dell'audio, e del video. Molto probabilmente il primo video avrà qualcosa che non vi piace; ma, essendo breve, se decidete di rifarlo non perderete troppo tempo.

Per il secondo video potete passare a qualcosa di più lungo, ad esempio il programma dettagliato del corso. Valgono le indicazioni date per il primo video, con una verifica del risultato, ed eventualmente una seconda registrazione per rimediare ai problemi.

Quando anche il secondo video sarà di vostro gradimento, siamo sicuri che non vi fermerà più nessuno!

Suggerimenti per l'audio

Se registrate l'audio dal microfono del vostro portatile, ed è disturbato, potete provare con un microfono esterno; ad esempio, se avete una webcam esterna, potrebbe essere dotata di microfono, e spesso è di qualità superiore a quello del portatile. Oppure potete provare con il microfono presente nelle cuffie o auricolari del telefono (se compatibili con gli ingressi del computer). Se invece non riuscite a trovare una soluzione, chiedete aiuto ai tecnici del vostro Dipartimento, che sapranno aiutarvi.

2.1. OBS Studio

OBS Studio è lo strumento più completo.

Avendo tante funzioni, l'unico svantaggio è che potrebbe risultare troppo complesso.

Il consiglio è di provare ad utilizzarlo, e decidere per un'altra soluzione solo se non si riesce ad utilizzare questo.

Guida testuale:

Streaming su YouTube con OBS Studio

Video:





Problemi con la cattura dello schermo

Attenzione: OBS Studio potrebbe non essere in grado di catturare lo schermo sui portatili con scheda video Nvidia o sui sistemi con più di una scheda video. Sintomo: la cattura della webcam funziona perfettamente, ma la cattura dello schermo resta nera. Per ovviare a questo problema è possibile seguire le seguenti indicazioni (in Inglese):

  https://obsproject.com/wiki/Laptop-Troubleshooting

nel caso non funzionassero seguite anche queste indicazioni (sempre in inglese)

  https://obsproject.com/forum/threads/laptop-black-screen-when-capturing-read-here-first.5965/

Suggerimenti avanzati

Vediamo infine alcuni suggerimenti utili per chi ha già iniziato ad utilizzare OBS Studio, ed è ormai pratico con la gestione di base.

Per evitare di dover tagliare l'inizio e la fine di ogni registrazione, è possibile definire una shortcut da tastiera, in modo da potersi spostare dalla finestra di OBS Studio all'applicazione che si vuole registrare, e fare partire la registrazione solo quando si è effettivamente pronti a registrare.

Allo stesso modo, una volta definite le scene in OBS Studio, è possibile associare a ciascuna di esse una shortcut da tastiera. Se, ad esempio, abbiamo definito due scene, una con solo la cattura dello schermo, e l'altra con lo schermo più la webcam in un angolo, sarà possibile disattivare temporaneamente la registrazione della webcam passando al volo alla scena con solo lo schermo; per riattivarla basterà tornare alla seconda scena con la shortcut che abbiamo definito in precedenza.

In alcuni casi OBS può produrre un filmato in cui il video è leggermente in ritardo rispetto all'audio. Per rimediare è possibile andare nell'Audio Mixer, e poi aprire le impostazioni avanzate, dove sarà possibile inserire un sync offset per ogni sorgente.

2.2. PowerPoint

Con PowerPoint è possibile aggiungere dei commenti audio alle singole slide.

Per chi già utilizza il software, questa potrebbe essere la scelta più semplice.

Attenzione: durante la presentazione non è possibile tornare indietro alle slide precedenti senza sovrascrivere l'audio registrato sulle slide intermedie (questo è uno dei motivi per cui consigliamo OBS Studio).

Sebbene sia possibile lasciare a disposizione degli studenti il file PowerPoint con i commenti vocali, è consigliato produrre invece un video, e poi seguire comunque le istruzioni per il caricamento dei video, come per gli altri strumenti. Questo limita i problemi di compatibilità, perché YouTube si occuperà in modo trasparente delle conversioni nei vari formati, in modo che il contenuto sia fruibile sul maggior numero di piattaforme possibili (computer Windows, Mac, Linux; tablet; telefoni, etc).

Guida testuale:

Registrazione del commento audio su PowerPoint

Video (per un nostro errore in fase di registrazione, il video non mostra lo schermo del presentatore, ma quello della presentazione; al più presto faremo un nuovo video, con l'inquadratura corretta):


Con la versione 2019 di Office è possibile registrare anche la webcam assieme al commento audio; nelle nostra guida testuale questa possibilità non è stata spiegata. In ogni caso la registrazione video della webcam rimane associata alla singola slide.

Attenzione: se invece di caricare un video su YouTube si lascia il file PowerPoint a disposizione degli studenti, l'audio dei documenti PowerPoint registrati con Office 2010 su Windows potrebbe non essere udibile dagli utenti Apple (solo con Office 2010; le versioni successive di Office dovrebbero utilizzare un codec compatibile).

2.3. OpenBoard

OpenBoard è uno strumento che consente di avere a disposizione una lavagna, con cui è possibile annotare documenti PDF o PowerPoint durante la presentazione.

Offre anche possibilità di registrare un video della lezione (qui chiamato Podcast), con un'interfaccia più semplice di OBS Studio.

Attenzione: ci hanno segnalato un caso in cui la registrazione video non era fluida durante le annotazioni manuali sui lucidi. Per il resto del video la presentazione non ha problemi; probabilmente dipende anche dal computer utilizzato per registrare.

Guida testuale:

Registrazione di un podcast con OpenBoard

Video:



3. Rendere disponibili le lezioni

Una volta effettuata la registrazione delle lezioni abbiamo a disposizione alcuni strumenti per pubblicarle sul DIR.

  • Google Drive
  • YouTube
  • Kaltura

Ognuno di questi strumenti ha le sue caratteristiche e le sue funzionalità.

4. YouTube

Uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per la pubblicazione di videolezioni in Ateneo è YouTube.

Tutti gli utenti dell'Ateneo possono attivare il proprio canale YouTube istituzionale accedendo con le credenziali della posta elettronica. 

4.1. Creazione del canale YouTube

Per poter caricare le videolezioni è necessario aprire un canale personale su YouTube.

Per poter caricare dei video più lunghi di 15 minuti è necessario fare l'attivazione della funzionalità "Video di durata superiore". L'attivazione di questa funzionalità dovrebbe essere istantanea; se avete già attivato il Live Streaming, sarà già attiva in automatico.

Guida testuale:


Video:




Caricare i video su YouTube consente di rendere i contenuti fruibili dalla maggior parte dei dispositivi collegabili alla rete, per raggiungere il maggior numero di studenti possibile, in questo momento di emergenza.

Inoltre i video saranno automaticamente sottotitolati, garantendo l'accessibilità degli stessi.

Il riconoscitore vocale commette ancora molti errori, specialmente con i termini in un'altra lingua; volendo è possibile andare a correggerli, seguendo le indicazioni riportate in questa guida di YouTube: Utilizzo dei sottotitoli automatici.

4.2. Caricamento dei video

Dopo aver prodotto i video, sarà necessario procedere al loro caricamento sulla piattaforma YouTube.

L'upload di un file video può richiedere svariati minuti se effettuato da casa (dalla rete di Ateneo dovrebbe essere tutto più veloce), con un normale collegamento ADSL; per una lezione da un'ora, l'upload durerà probabilmente alcune ore. È normale, perché con l'ADSL la velocità di download e quella di upload sono diverse. Se si dispone di una connessione dati con il cellulare, spesso queste offrono velocità superiori in upload, per cui vale la pena provare; attenzione però ai limiti di traffico imposti dal piano tariffario, che sovente sono di pochi GB al mese.

Il tempo impiegato nel caricamento del file non ha effetto sul video; una volta terminato l'upload e la ricodifica, il video sarà disponibile.

Video sul caricamento:


Chi non vuole lasciare le proprie lezioni visibili a tutto il mondo potrà impostare i permessi dei video per limitarne l'accesso:


Attenzione: se scegliete di condividere i video solo con gli utenti @uniupo.it, ricordate ai vostri studenti di fare login su YouTube con l'account di Ateneo, e non con il loro privato; altrimenti non saranno in grado di visualizzare il filmato. Aggiornamento del 12 maggio: probabilmente YouTube ripristinerà questa funzione fra qualche giorno, ma al momento non è più possibile condividere i video solo con gli utenti @uniupo.it.

Per evitare problemi, noi consigliamo di impostare i video come "non in elenco", e poi di caricare sul DIR il link al video.

È possibile editare i video caricati su YouTube, ad esempio per tagliare l'inizio o la fine del filmato, o per tagliare delle parti all'interno di un video:

4.3. Pubblicazione sul DIR

L'ultima cosa da fare è andare nel proprio corso sul DIR e creare una risorsa di tipo URL, inserendo l'URL del video appena caricato.

In alternativa è possibile creare una playlist su YouTube e inserire sul DIR solo il link alla playlist; in questo modo sarà possibile gestire i video futuri andando semplicemente ad aggiungerli alla playlist su YouTube, senza più modificare il corso sul DIR.


Attenzione: come i video, anche la playlist ha i suoi permessi di accesso; qualora non si voglia rendere pubblici i video, ricordarsi di modificare anche le impostazioni di condivisione della playlist. Questo è importante specialmente se per i video si è scelta la modalità non in elenco, consentendo la visualizzazione solo a chi ha un link ai video; con una playlist pubblica, tutti avrebbero un link ai video, e probabilmente non è quello che si desiderava ottenere.

5. Kaltura / MyMedia

Il nuovo strumento per la gestione dei contenuti multimediali è completamente integrato con il DIR.
Ci permette di caricare, realizzare i video e pubblicarli nei corsi in modo semplice e funzionale.

La sua integrazione con Zoom consente di archiviare e poi pubblicare sul DIR le registrazioni delle videoconferenze.

Ecco una serie di brevi guide che introducono al suo utilizzo:

  • Introduzione all'uso e all'interfaccia di Kaltura
  • Caricamento dei filmati registrati con altri strumenti
  • Registrazione filmati direttamente dal browser (Express Capture)
  • Registrazione filmati con riproduzione dinamica (Kaltura Capture)
  • Registrazione videoconferenze con Zoom (integrazione Zoom-Kaltura)
  • Modifica dei filmati caricati
  • Aggiunta di link e note (hotspots) sui video
  • Pubblicazione dei video sul DIR
  • Pubblicazione dei video tramite l'editor di testo del DIR

6. Lezioni interattive in videoconferenza

Per chi preferisce fare le lezioni in diretta, anziché creare un video, potrà invece seguire le videoguide dedicate agli strumenti di videoconferenza che abbiamo a disposizione in Ateneo:

  • Google Meet
  • Zoom

Avvertenze per la registrazione

Qualora il docente decida di pubblicare la videoregistrazione di lezioni “live” durante le quali potrebbe essere registrata la partecipazione degli studenti, nel messaggio di avviso della lezione il docente dovrà aggiungere un messaggio che avvisi lo studente della possibile registrazione di suoi dati personali. Il testo del messaggio consigliato è il seguente:

"Si segnala che la lezione verrà videoregistrata. Pertanto, l'eventuale e volontaria partecipazione degli studenti (via chat o attivando la telecamera) permetterà la raccolta di dati personali (quali, ad esempio, l'immagine, la voce e il contenuto dell'eventuale intervento). La registrazione della lezione rimarrà disponibile per permettere agli studenti che non hanno potuto partecipare live di assistere alla stessa. Ulteriori informazioni, anche in relazione ai diritti riconosciuti dall'attuale normativa sulla privacy, sono disponibili alla pagina: https://www.dir.uniupo.it/mod/page/view.php?id=151245."

Si consiglia di ricordare agli studenti che la lezione verrà registrata anche all'inizio della lezione stessa.

Perché sconsigliamo le lezioni Live

Innanzitutto occorre precisare che probabilmente non tutti i vostri studenti saranno in grado di collegarsi a una videoconferenza. Come infatti probabilmente già sapete, non tutti i comuni del bel Paese sono raggiunti dalla banda larga, e molte zone sono ancora indietro per quanto riguarda i collegamenti telematici.

Se invece le difficoltà sono sul collegamento del docente, a quel punto diventerebbe quasi impossibile fare la lezione in videoconferenza. A parte i casi in cui non si riesce ad aprire la videochiamata, potrebbe anche capitare che la stessa cada a ripetizione. Considerando che noi abbiamo avuto problemi nel mantenere attivo lo streaming dalla sala regia dell'aula Magna del DiSIT, con la rete di Ateneo (decisamente superiore a un collegamento residenziale), si capisce perché questa non è una modalità che ci sentiamo di raccomandare.


6.1. Google Meet

Come parte della Google Suite for Education abbiamo la possibilità di utilizzare il servizio Google Meet; questo servizio permette di effettuare videoconferenze interattive con audio, video, chat e condivisione dello schermo del PC tra tutti i partecipanti.

Il nostro servizio aveva però due limiti: non era possibile registrare, e non era possibile avere più di 50 partecipanti alla videoconferenza. Queste funzioni sono disponibili solo nella versione a pagamento.

A seguito dell'emergenza dovuta al Covid-2019, Google ha deciso di estendere gratuitamente il servizio a tutti gli utenti educational (per ora fino al 30 settembre 2020), alzando il limite dei partecipanti per videoconferenza a 250, e concedendo la possibilità di registrare e mandare in diretta streaming gli eventi. Attenzione: lo streaming non è comunque pubblico, ma limitato alla propria organizzazione (per noi, l'UPO).

Guida testuale:

Guida all'utilizzo di Google Meet

In questo video trovate descritte le principali funzionalità del sistema:

Come rendere disponibile la registrazione

L'eventuale registrazione finirà sul Google Drive della persona che ha organizzato la videoconferenza.

Per renderla disponibile agli studenti, vi consigliamo di seguire le stesse istruzioni date a chi registra con OBS Studio o gli altri programmi, partendo dal punto Caricamento delle lezioni, e poi passando a Pubblicazione sul DIR.

6.2. Zoom

Con l'avvio dell'anno accademico 2020/2021 l'Ateneo si è dotato di nuovi strumenti per la gestione delle lezioni a distanza.
I nuovi strumenti si vanno ad aggiungere a quelli già disponibili sono meglio integrati con il Servizio DIR e sono più adatti a supportare la didattica rispetto .

Il nuovo strumento per la videoconferenza è Zoom disponibile per il nostro Ateneo all'indirizzo: https://uniupo-it.zoom.us 

Per accedere è possibile utilizzare l'autenticazione centralizzata di Ateneo e, in alternativa per chi dispone anche della casella di posta elettronica di Ateneo, anche tramite l'autenticazione di Google.

Al primo accesso vi verrà chiesto di entrare a far parte dell'account Zoom gestito dall'Università del Piemonte Orientale, dovete accettare per poter utilizzare le licenze dell'Ateneo, per i docenti questo permette poi di attivare la licenza Pro che toglie i limiti della licenza Base.

Primo utilizzo, accesso al portale Zoom

Per attivare la licenza Pro i docenti devono accedere al Servizio DIR e aggiungere in uno dei propri corsi un'attività Riunione Zoom. Fatta questa operazione il sistema assegnerà la licenza Pro al docente che potrà continuare ad utilizzarla anche al di fuori del Servizio DIR.

Creazione di una Riunione Zoom sul Servizio DIR

Completata la procedura di attivazione del proprio account Zoom, ed eventualmente della licenza Pro, sarà possibile utilizzare liberamente il software.

Utilizzo del software con le credenziali di Ateneo

Principali funzionalità disponibili su Zoom

Scaricare l'elenco dei partecipanti alle riunioni
Tramite il DIR o sul portale Zoom si può visualizzare ed eventualmente scaricare l'elenco degli accessi alle riunioni. 

Questi sono i passi da seguire per visualizzare o scaricare l'elenco dei partecipanti tramite il DIR:

  • Accedere alla pagina della Riunione Zoom;
  • cliccare sul link Session report; 
  • viene mostrato l'elenco di tutte le sessioni fatte di quella Riunione e il numero dei partecipanti;
  • cliccare sul numero dei partecipanti;
  • viene mostrato l'elenco nominativo dei partecipanti;
  • al fondo della pagina è presente il link per scaricare l'elenco in formato Excel.

È possibile visualizzare e scaricare l'elenco ‌anche dal portale Zoom di Ateneo ecco i passi da seguire:

  • fare login su https://uniupo-it.zoom.us;
  • cliccare su Report;
  • cliccare su Utilizzo (Usage in inglese);
  • viene mostrato l'elenco delle varie sessioni di tutte le riunioni;
  • cliccare sul numero dei partecipanti relativo alla sessione che si vuole visualizzare;
  • nel caso si voglia scaricare l'elenco è possibile farlo cliccando su Esporta (Export in inglese).
Nel report sul portale Zoom e sul DIR vengono mostrati tutti gli accessi di ogni partecipante quindi è possibile che nell'elenco i partecipanti vengano mostrati più volte, una per ogni volta che sono entrati e usciti dalla riunione. 
Sul portale Zoom è possibile visualizzare solo l'elenco di chi ha partecipato senza tenere conto delle varie entrate ed uscite si può mettere la spunta sull'opzione "Mostra gli utenti unici" ("Show unique users" in inglese)

Altre funzionalità
Qui trovate una playlist di brevi video guide che illustrano l'utilizzo e le tutte funzionalità di Zoom disponibili per il nostro Ateneo. Cliccate su
per vedere l'elenco dei video:

7. Ringraziamenti

Ringraziamo tutti i colleghi che si sono resi disponibili per la stesura iniziale delle guide testuali, e tutti i docenti che ci hanno segnalato problemi o suggerimenti vari per le pagine di questa guida.

Per non rischiare di dimenticare qualcuno, non faremo alcun nome; ma voi sapete chi siete.